Le uniche e meravigliose barche di Venezia.

barche veneziane1.jpgvenezia14.jpgVenezia, città nata sulla sua laguna, aperta al mare, ed espansa nel Mediterraneo, in Oriente, ma anche nei mari del Nord, grazie alla capacità dei suoi artigiani e maestri d’ascia, lavoratori dell’Arsenale che seppero  costruire navi moderne e veloci all’epoca, era ed è tutt’ora una città che vive nell’acqua, per cui i suoi mezzi di trasporto, proprio per le sue particolari caratteristiche, variavano a seconda delle necessità e delle esigenze di un nucleo abitativo ed importante suddiviso tra varie isole.

Per questo motivo i mezzi di trasporto utilizzati, tra sestieri ed isole, erano vari e diversi. Abbiamo parlato delle gondole, che erano mezzi cittadini, servendo le due rive del Canal Grande ed i rii, inoltrandosi, agili e svelte , sotto i ponti, approdando a rive definite, un pò tra gli autobus e i taxi delle altre città, a parte la funzione, con il felze alzato, di nido per coppie che volevano amoreggiare, o come banchi da gioco!)

maestri_d_ascia_300x200.jpgMa un centro così vivo e pulsante aveva bisogno, per i trasporti di  derrate alimentari provenienti dalle isole che attorniavano la laguna…S. Erasmo, Mazzorbo, etc.o elementi necessari per la vita quotidiana, come il carbone (vedi Riva del Carbon da un lato del Canalazzo) o riva della Paglia, o quella del vin …. di barche fatte apposta per navigare i bassi fondali della laguna, per cui fondo piatto, e, a prua e a poppa una piccola copertura che serviva a rinforzarle oltre che essere usate come ricovero di attrezzi, oltre al “trasto” l’asse di legno che lega i due fianchi.

Costruite anch’esse negli squeri, e sagomate da abili maestri d’ascia chiamati “squeraroli”, ed i remi poggiavano sugli scalmi chiamati forcole, e i remi venivano condotti con la famosa voga ala veneta, un sistema per cui anche una sola persona poteva, da poppa guidare la barca.

sandoli 1.jpgsandolo.jpgOra queste barche sono fornite di motori fuoribordo: i nomi e le frunzioni sono diversi: topo, sàndolo, batèla, sampierota, mascareta, sciopon, caorlina. I loro ricoveri sono le cavane, quando si tratta di costruzioni coperte, o stazi acquei, quando sono ancorate all’aperto.

Il sandolo è una delle piu comuni barche per il trasporto di merci, ora utilizzato anche per la pesca e per le regate. E’ una mjaestrui d'ascia 2.gifsandolo-barcariol.JPGbarca slanciata e leggera,la prua ha un’asta di protezione che finisce con una specie di punta a forma di ricciolo o di oliva. Di solito è di color legno, a volte azzurro, mentre il sandalo del barcarol è nero come le gondole e addobbato con poltroncine  e finiture metalliche  ed è utilizzato per il tresporto di persone, sopratutto turisti.

La sampieròta, originaria di S. Pietro in Volta, veniva e viene usata per la sampierota.jpgsampierota 1.jpgpesca, ed è una barca spaziosa e robusta. E’ lunga tra i 6 e i 7 metri, ed è in genere colorata di azzurro, giallo, rosso e bianco, oppure con vari accostamenti di colori. Viene poi la Mascareta, che tutti coloro che seguono la regata storica di Venezia, possono ammirare perchè è proprio con queste barche che si sfidano le donne alla voga alla veneziana utilizzando la leggerezza e l’agilità di questa barca tipicamente e meravigliosamente veneziana.

topo-Marcantonio%20a%20vela.jpgTopo-Marcantonio'-1.jpgEd il topo (con il motore mototopo) e la topa, barche adibite al lavoro pratico di trasporto o per diporto, mentre , sontuose e bellissime, adibite al trasporto di passeggeri , specialmente per le gite lungo i fiumi, e quindi, le bissone, sontuose, sorprendenti per le loro decorazioni tra cui primeggiava il bucintoro, òla barca sonhtuosa del doge.

E la fastosa regata storica rende omaggio a mascareta.jpgMascarete.jpgbucintoro.jpgbucintoro 1.jpgcaorlina.jpgquesti mezzi di trasporto che fanno parte integrante della vita dei veneziani, che l’hanno resa forte, importante, e che contribuiscono, tutt’ora , alla funzionalità e alla realtà di una città così unica, così particolare e composita come nessun’altra al mondo!

 

 

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