Il sestiere più piccolo e più conosciuto di Venezia: S. Marco!

Sestiere_di_San_Marco.jpgsottoportego di S. Geminiano.jpgScuola_Grande_di_San_Teodoro1.jpgNel 400 si costituì a Veneza il Sestiere di S. Marco, denominato allora “Morsobrolo” dalla consistenza del terreno (morso) e brolo, definizione di quello che era all’epoca, terreno boschivo ed erboso. Il sestiere era diviso dal Canale denominato Rio Botario, e su entrambe le sponde del rio erano collocate due chiese: una dedicata a S. Teodoro (Todaro= primo patrono della Serenissima, e sulla parte opposta e l’altra a S. Geminiano (costruita nel 1557); dopo l’avvento di Napoleone la chiesa venne demolita, ma a sua testimonianza rimane il sottoportego dedicato a S. Geminiano.

Narsete.jpgLa leggenda racconta che le chiese furono erette da Narsete, il quale aveva vinto i Goti con l’aiuto dei veneti che gli fornirono armi e navigli per respingere gli assalitori. Nel 1100 il rio Botario venne interrato, come pure la parte di fronte al bacino.

Con il trasporto a venezia delle spoglie di S. Marco, il sestiere venne a lui dedicato e ne divenne il muovo patrono, nonostante che per grandezza ed estensione fosse ed è il più piccolo dei sei che compongono Venezia.Davanti al Bacino di S. Marco  vennero posate le colonne di Marco e Todaro, di due patroni veneziani, e oltre la Basilica, il Palazzo Ducale che nella sua prima costruzione venne creato come castello fortificato con una roccaforte a punta quadra , aveva delle muraglie fiancheggiate da torri angolari, prospicenti il Bacino, alle quali si accedeva attraverso ponti elevatori e porte fortificate. Era la residenza del Doge e sede del governo e delle magistrature, ospitando anche la Sala d’Armi, i Tribunali, le prigioni vecchie e nuove.

Palazzo ducale.jpgPalazzo Ducalle 1.jpgCol passare dei secoli e in seguito a diversi incendi il palazzo venne modificato e quasi ricostruito nel 1341 su progetto di Filippo Calendario. Nel 1424 sorse la facciata in stile ogivale su progetto degli architetti Giovanni Bartolomeo e Pantaleone >Bono. Nel 1577 infuriò nel palazzo un grosso incendio, i resti de quale si possono ancora vedere nella sala dell’Armamento.

campanile.jpgloggia derl sansovino.jpgloggetta del Sansovino.jpgDi fronte al Palazzo, sorge il campanile, il più alto di Venezia, chiamato “il Paron”, e che nei tempi remoti era una torre di guardia e d’avvistamento; aveva un tetto e, sul l colmo, era sistemata una campana che regolava tutta la vita di Venezia (chiamata Marangona), e segnalava i possibili pericoli di incursioni di pirati o nemici, in modo da allarmare tutta la popolazione.

Bacino-San-Marco-F107.jpgBacino-San-Marco-C01.jpgNel 1912, assieme al campanile distrutto venne ricostruita ed alzata la Loggia del Sansovino che sostituì le rivendite delle adiacenti botteghe in legno.Sul versante più ombroso del Campanile erano collocate delle botteghe fabbricate in legno , in cui veniva venduto del vino, e da qui nacque la denominazione: andare a bersi un’ombra, in genere vino di Malvasia, di Candia o vin di Cipro.

procuratie nuove.pngprocuratie nuove 1.pngProcuratie vecchie.jpgIn seguito la piazza venne chiusa dalle magnifiche costruzioni delle >Procuratie Nuove e Procuratie vecchie. Opere d’arte, uno S. Giorgio a Venezia.jpgisola di S- Giorgio.jpg250px-Salute01.jpgpunta-della-dogana.jpgscenario splendido per chi passeggia nel Sestiere di S. Marco, avviandosi magari a Castello, ma soffermandosi alla meravigliosa luce del bacino di S. Marco, con la vista della Chiesa di S. Giorgio >>Maggiore, della Madonna della Salute, e sopratutto dello scintillio dorato della punta della Dogana.

 

 

 

 

 

 

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