Speziali, tra alchimisti e cerusici a Venezia

imagesCAW7FCM0.jpgdegli speziali.jpgdi Goldoni.jpgUna figura importante dei mestieri e delle arti di questa repubblica fu lo speziale. Era una sorta di alchimista – cerusico. Se da un lato vi fu lo speziale che commerciava in spezie ed in medicine, dall’altra egli fu interessato ed incuriosito dall’alchimia e dalla chirurgia.

Già la sua bottega non esponeva  solo medicine ed erbe, ma anche strumenti ed arnesi con cui praticava la chirurgia. Quanto all’alchimia gli speziali vi si dedicavano cercando di non dare troppo nell’occhio, perchè nella Serenissima, conosciuta come città cosmopolita ed aperta a tutte le idee, l’inquisizione romana ampolle dello speziale.jpgattrezzi dello speziale.jpgfaceva molta attenzione.

Nel suo giuramento alla Confraternita lo speziale si impegnava a non vendere veleni (soprattutto arsenico che ai tempi era molto usato, visti i frequenti delitti avvenuti per avvelenamento).

Le uniche botteghe che potevano vendere veleni furono la spezieria di S. Marco e quella di Rialto. Il rilascio della Bolla che permetteva loro di esercitare dettava alcune regole fondamentali per qualità, quantità e caratteristiche varie.

speziale 2.jpgbottega dello speziale 2.jpgChi avesse trasgredito avrebbe avuto la bottega chiusa e sarebbe stato incarcerato: a Venezia vigeva un rigore ferreo alle regole, la città era aperta a tutti, ma sulle leggi non si transigeva.

Lo speziale comunque era molto temuto, anche perchè si prestava a qualche sospetto in merito alla pratica dell’alchimia, ed inoltre eseguivano anatomie per studiare il corpo umano, e  interventi chirurgici, anche se la chiesa decretò  una fiera opposizione a questa pratica.

speziale 3.jpgLa corporazione.jpgimagesCAGSRSJL.jpgFarmacia a Cà Rezzonico.jpgdel Longhi.jpgSi prodigavano anche come dentisti, curatori ed in tutto ciò che aveva a che fare con le malattie e le ferite.

La gente comune immaginava lo speziale alle prese con corpi di animali che guarivano con l’alchimia, e tutto questo non poteva essere accettato dalle autorità.

Ad ogni trasgressione essi vedevano chiudere la propria bottega, e venivano portati alle prigioni, per spezialeria.jpgcui furono cauti, attenti a non compiere atti che l'arte dello speziale.jpglo speziale.jpgspeziali.jpgspeziale.jpgpotessero creare sospetti, ma sempre affascinati e portati allo studio del corpo umano, delle essenze, delle piante, e molti, vicini alla pratica dell’alchimia che a Venezia era seguita da diverse persone e speziale 4.jpgcorporazioni.

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2 thoughts on “Speziali, tra alchimisti e cerusici a Venezia

  1. Devo ringraziarla. Leggo praticamente queste pagine quasi in contemporanea alla sua scrittura.
    Sono stato a Venezia una settimana, fino a pochi giorni fa, per l’ennesima volta (non ne ho mai abbastanza). Ora stavo ripercorrendo un po’ di tracce della città e mi sono imbattuto nel suo blog. E’ vivace, vario, documentato.
    Continuerò a frequentarlo e lo raccomanderò ai futuri visitatori.
    Cordialmente
    Mario Conti

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