La Chiesa di S. Barnaba a Venezia e il custode del Sacro Graal

Barnaba.jpg225px-San_Barnaba.jpgNell’anno 936 venne avviata la costruzione della Chiesa di S. Barnaba apostolo , su commissione della famiglia Adorni, reduce da Aquileia. probabilmente impiantata su un precedente edificio dedicato a San Lorenzo Martire  eretto agli inizi dell’800,
Distrutta da un incendio nel 1105 e ricostruita grazie alle elemosine dei fedeli ebbe la sua prima consacrazione nel 1230 per opera di due vescovi, Francesco Mosciense, dell’ordine dei Minoriti, e beato matteo dell'ordine dei predicatori.jpgAgnellino Sudense  dell’ordine dei predicatori, di cui faceva parte anche un beato Veneziano, Giacomo Salomoni.
Maria_Maddalena.jpgSalomoni.jpg250px-SantaMariaMaddalena.jpgQuesto ordine, facente parte  dei Domenicani ha come patrona Maria Maddalena, Santa a cui la Famiglia Balbo, discendente da Ezzelino I° che aveva partecipato come Cavaliere Templare alla II° Crociata al fianco di Corrado II° re della Germania dedicò una chiesa, l’unica a pianta ovale a Venezia, sui cui campeggiano chiari simboli templari.
La Chiesa di S. Barnaba venne riconsacrata il 6 dicembre 1350 dal vescovo della diocesi cretese di Suda, su licenza di Nicolò I° Morosini, vescovo di Castello, e proprio qui, un tempio che contrariamente sanbarnaba.jpgad altri non sfoggia grandi opere d’arte ( le uniche sono il soffitto dipinto, si dice, dal Tiepolo ed una Sacra Famiglia attribuita a Veronese) è sepolto il corpo mummificato di uno dei custodi del Sacro Graal: Nicodemè de Besant-Mesurier e, si dice, venne occultamente trasportato dalla Boemia il corpo di Giacomo Casanova..in una tomba senza nome!
Enrico Dandolo.jpgCon l’avvento della quarta crociata in cui Enrico Dandolo aveva dato il suo attivo sostegno ai Cavalieri Templari, questi fecero base nella Serenissima, istituendo ospedali retti dagli ” Ospitalieri” facenti sempre parte dei Templari, ma non come confratelli armati e guerrieri, dedicati invece alla cura dei cavalieri feriti e dei pellegrini che partivano o ritornavano dalla Terra Santa.
Questa presenza templare ricorre spesso e appare in diverse tracce che si possono riscontrare tutt’ora a Venezia: Nella Basilica di S. Pietro di Castello, sede del patriarcato fino al 1800 circa, si può ammirare la Venezia_-_Chiesa_di_San_Pietro_di_Castello_-_Cattedra_di_San_Pietro.jpgcavalieri_partono_alla_ricerca_del_santo_graal.gifTC_Venezia_SRocco.jpgPalazzo Vendramin Calergi.gifCattedra di S. Pietro, dove, si dice, venne nascosto e trasportato nella Serenissima il Sacro Graal (da cui venne poi trasferito in altre città) le triplici cinte incise in una panca della facciata della Scuola Grande di San Rocco, una seconda in un’altra panca in marmo all’interno della Basilica di San Marco, la terza al Fondaco dei Tedeschi, e la scritta sulla facciata prospicente il Canal Grande di Palazzo Vendramin Calergi (l’odierno Casinò di Venezia) ” non nobis domine, sed nomini tuo da gloria”.
Sempre cercato e mai trovato il tesoro che i Templari avrebbero nascosto nell’Isola di San Giorgio in Alga, luogo Fortificazione di San Giorgio in Alga.jpgfortificato ed estremamente interessante, una delle isole della laguna sud.
E la Chiesa di san Barnaba divenne il set di alcune improbabili scene relative alla ricerca delle tombe di due custodi del Sacro Graal nel film ” Indiana Jones e l’ultima Crociata”.
Nel 1800 circa il tempio venne sconsacrato ed adibito ad abitazione di patrizi veneziani decaduti, chiamati “barnabotti” i quali sopravvivevano con sovvenzioni o lavorando presso il Casinò di Venezia.
Tante tracce, tante coincidenze…misteri che portano lontano..sia nel tempo che nei luoghi ma che affascinano ..in attesa di nuove tracce e nuove possibili scoperte!
Facebook Comments

10 thoughts on “La Chiesa di S. Barnaba a Venezia e il custode del Sacro Graal

  1. interessante rilevare che nel film di Indiana Jones sotto la chiesa di san barnaba ci fossero le catacombe. Cosa ovviamente impossibile a venezia: primo per un fatto storico dato che Venezia nacque ben dopo le persecuzione dei cristiani; secondo perché sotto le case veneziane c’è il fango!

  2. ad Ercoleo: come ho scritto sul commento, il discorso delle catacambe a Venezia è assolutamente improbabile, ma volevo far notare che comunque in questa chiesa è inumato il corpo, trasportato già imbalsamato di Nicodemè-de Besnar -Mesulè, che fu uno dei custodi del sacro Graal, e le persecuzioni contro i cristiani con hanno nulla a che vedere., visto che le crociate si svolsero parecchio dopo la morte di Cristo e l’editto di Costantino. , ed il movimento dei cavalieri templari si formò proprio in occasione delle crociate.Inoltre vorrei farti notare che Venezia è fondata su di una serie di isole, e non sul fango, per cui, escludendo comunque l’idea di catacombe, a Venezia esiste un sottosuolo, reale.

  3. Ieri, mi sono recato nella chiesa di S. Barnaba con la speranza di trovare almeno un solo piccolo indizio che facesse riferimento al Graal. Ne ho trovati 5 (anzi, 5 + 1).
    Ciao Piera, se l’argomento ti interessa non solo come articolo in interne, ne possiamo parlare.
    Nella ricerca, genericamente parlando, 1 segno è un indizio, 2 sono una coincidenza e 3 sono una traccia.
    Graziano.

  4. Grazie. Mi fa un immenso piacere che tu abbia potuto trovare ulteriori indizi. Più avanti parlerò anche di un’altra chiesa, carica di indizi del passaggio dei templari a Venezia, ma se ti va, scrivi pure, perchè sono felice di poter apprendere ancora qualcosa di nuovo!!!!!Intanto un buon Natale, e spero che tu mi scriva prestissimo,, sono molto interessata e curiosa. Grazie della tua partecipazione!!!!!

  5. Ciao Piera, fa piacere anche a me sapere che ci sono persone interessate all’argomento. Quando uscì il film di Indiana Jones iniziai ad interessarmi e, anche se avevo solo 19 anni, iniziai ad approfondire. Da lì iniziò la mia passione per la storia medievale che mi ha portato a tenere conferenze, seminari e la scrittura di un libro che è in via di conclusione. Ma, leggende a parte, non ho mai dubitato della effettiva realtà fisica del Graal, come ho sempre sostenuto nelle conferenze.
    Del resto, prima di cercare il Graal, si deve capire se esiste o no, altrimenti cosa si cerca? 1- La figura storica di Gesù non è discutibile, è effettivamente esistito; 2- che abbia avuto dei seguaci come ogni altro filosofo portatore di un nuovo pensiero è una cosa assolutamente plausibile se non ovvia; 3- che abbia tenuto delle riunioni la sera alla mensa è una cosa che si fa da quando l’uomo primitivo si riuniva davanti al fuoco; 4- che per far fraternizzare e suggellare l’unione tra i seguaci abbia fatto bere tutti dalla stessa coppa partendo da lui (come rito iniziale o finale della serara o per un rito religioso di ringraziamento o di buon auspicio), anche questa è una cosa ovvia (non era il club della canoa, ma l’inizio di un nuovo movimento filosofico religioso). Questo rito lo facciamo ancora oggi in birreria tra amici e lo fanno gli alpini bevendo dalla grolla, perciò nulla di strano.
    Se hanno usato una coppa, quella è il Graal. E’ un fatto materiale, non mistico o magico. Perciò il Graal materialmente esiste.
    Ora possiamo iniziare a chiederci dov’è, perchè è logico che qualcuno dei seguaci, dopo la morte del Cristo, abbia pensato di conservarlo per continuare e tramandare la sua tradizione. Mi spiego?

  6. Sai, sto proseguendo con le mie ricerche, per cui posso darti un’indicazione: sembra che i cavalieri templari che vennero a Venezia al seguito del Doge, se non erro Enrico Dandolo, nascosero un t3soro nell’isola di S. -giorgio in Alga, a Venezia appunto, dove ora la Protezione Civile fa le sue esercitazioni. Sto preparando una serie di segnalazioni per continuare il percorso di questi cavalieri templari che sono passati appunto per Venezia, e poi cacciati, dopo essere stati spogliati dei loro averi. Ma a Venezia sono rimasti oltre che i simboli chiaramente evidenti, anche i loro eredi, appunto i massoni, ed è particolarmente importante l’isc rizione su Palazzo Vendramin Calergio ( il Casinò di Venezia) che è l’inizio della frase classica dei templari: NON NOBIS DOMINE…e la cosa, passando tante e tante volte con il vaporetto davanti al palazzo mi ha lasciata incuriosita perchè non è una frase, ma sono solo tre parole…che, senza seguito, non hanno senso più di tanto, mentre se legate al motto dei templari: non nobis domine sed nomini tuo da gloria…..e visto che il palazzo è di epoca più moderna rispetto ai templari, ecco che , passando per la sede del Gran Priorato dei Cavalieri di Malta, che ha sede sempre nella chiesa di S. Giovanni in Bragora, e poi andando alla chiesa della Maria Maddalena, ecco che è rimasto un gruppo importante e ristretto di persone ancora legate ai templari..sto facendo ricerche ed ho molto da scrivere, da spaziare…e da pubblicare simboli che si vedono, si trovano e magari non si notano più di tanto, ma sembrano tracce di un lungo percorso. Comunque per ora un saluto e tanti auguri di Buon Natale. Scrivimi ancora, se ti va, mi fa molto piacere, e mi stimola ad ulteriori ricerche più approfondite!!!!cia, Piera.

  7. Ciao Piera. Molto interessante l’indizio di San Giorgio in Alga. Ho sentito anch’io della scritta sul Casinò, e il mio pensiero si è diviso in due considerazioni. La prima è che quella scritta, quella frase è effettivamente univocamente legata ai Templari (anche se in effetti è una preghiera e poi un canto, il “no nobis domine” come ad esempio il “te deum”) comunque era il “cri de guerre” del reparto militare a cavallo dell’Ordine del Tempio; nessuno avrebbe autorizzato a scolpire un’opra d’arte qual’è un palazzo veneziano senza un’ottima ragione. L’altra considerazione è quella sulla segretezza. Una massima dice che… “se non vuoi che una cosa si sappia, non la dire”, cioè, volendo celare un segreto e sapendo che quella frase rioprta inequivocabilmente ai Templari (anche perchè non è scolpita nel timpano di una chiesa), perchè è stata scolpita? Attrae troppo l’attenzione e non è sufficiente scriverla a metà, la memoria aggiunge il finale. Probabilemnte è uno di vari indizzi da correlare tra loro, ma che se nontato singolarmente non serve a nulla. Si deve riuscire a trovare TUTTI gli altri e avere la capacità di collegarli per arrivare alla soluzione. Ne ho in mente un paio e se vuoi ne parleremo.
    Ho puntualizzato (come faccio sempre nelle conferenze) che i Templari, comunemente chiamati “cavalieri”, non erano affatto Cavalieri, bensì monaci. L’Ordine, riconosciuto ed approvato da Papa Onorio II durante il concilio di Troyes del 1128, fu un Ordine Monastico, un Ordine religioso esattamente come quelli francescano, domenicano, ecc. L’idea dell’Ordine Cavalleresco, cioè Cavalieri raccolti in un Ordine, è un concetto derivato dalle Crociate, ma prima i Cavalieri si riunivano sotto il Signore che li investiva con Confraternite, Fratellanze d’Armi, Compagnie, ecc.
    Questo è osservabile anche dalla cerimonia di ingresso nell’Ordine che avveniva, non con una Investitura Cavalleresca (accollata, consegna degli speroni, della spada, dello stemma araldico, ecc), bensì proprio con la presa dei voti e una cerimoniareligiosa durante la quale un uomo diventa una monaco.
    Infatti l’Ordine del Tempio non era composto solo da cavalieri, ma anche da prelati che eseguivano le funzioni puramente religiose, da contabili, da scribani, da monaci in genere. Tra questi vi erano anche “quelli che combattevano a cavallo”; a conferma sappiamo della feroce diatriba che nacque con altri Ordini religiosi sull’uso delle armi da parte di uomini del clero.
    (A parte la Pergamena di Chinon, esistono prove concrete e storiche che i Templari non sono affatto finiti, ma hanno continuato).
    Comunque, credimi, la Cavalleria è un’altra cosa perchè… “prima di essere un fatto, è un ideale”. Credimi…
    Io torno al computer lunedì 29, se non ci dovessimo leggere ancora entro oggi, auguro a Te ed ai tuoi Cari un Felice Natale.
    Ciao!

  8. Salve, premetto che non so moltissimo sui templari, comunque è in dubbio che prima di diventare monaci, fossero cavalieri. Status raggiunto prima nella loro vita da “civili”, e cavalieri lo diventavano i nobili, per la grande maggioranza, i quali potevano permettersi tutto l’equipaggiamento: cavallo, armi, bardamenti vari, scudieri, ecc.

    Sono molto interessato a questo argomento, i Templari erano depositari di una conoscenza antica, ed è su questo che vorrei fare luce… a tale proposito ho cominciato un blog, a cui vi rimando: http://www.lacolonnadiercole.blogspot.com

    Complimenti per le ricerche che state portando avanti…
    Buona Giornata!
    Ciao

  9. faccio notare che i barnabotti non sichiamano cosi perchè abitavano dentro la chiesa,che non ho mai sentito che fu trasformata in abitazione,ma perchè abitavano nella contrada di S,Barnaba

Leave a Reply to Roberto Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *