La leggenda di Venezia nata dal nulla, condivisa da tutti i veneziani e che fa parte delle nostre origini: storia, leggenda? il senso di libertà ed orgoglio di questo popolo nato libero e che della libertà di tutti ha fatto una sua bandiera.
L’imperatore romano Augusto aveva suddiviso il territtorio italico in regioni, tra cui la X -Decima, che comprendeva l’Istria, e le popolazioni facevano parte dell Eneti, poi nominati Veneti originari che popolavano le terre comprese tra le Alpi e il Mare Adriatico, l’Istria, i fiumi Oglio, Adda e Mincio.
Qui ebbe inizio Venetia, non in terraferma, ma nella zona lagunare, composta da isole, lidi e barene sparse tra le foci dell’Isonzo, del Piave, del Sile, dello Zero, del Dese, Brenta, Adige e Po, con tanti altri piccoli affluenti che si immettevano in laguna per tutto il comprensorio che andava da Grado a Cavarzere.
La nuova Venezia si formò quindi nel IV secolo , dopo l’invasione dei barbari Visigoti, e verso la metà del V (452 d.c.) con le scorrerie degli Unni guidati da Attila. Le lagune furono quindi territtorio sicuro per le popolazioni della terraferma che fuggivano da un terribile nemico -conquistatore.
In seguito con l’invasione dei Longobardi, popolazione tanto barbara quanto feroce, orde ben decise a rimanere nelle zone comprese tra Padova ed Altino: questa invasione, anzichè indebolire i veneti diede loro nuovo stimolo per creare una popolazione vera ed una vera città: la seconda antica Venezia, che era già marinara ma non ancora istituita come città, e che divenne tale nell’800.
La leggenda della nascita di Venezia dal nulla venne in qualche modo creata e divulgata dal grande Prefetto del Pretorio Cassiodoro che nel 537-538 inviò una lettera ai Tribuni locali per organizzare un rapido trasporto marittimo dall’Istria a Ravenna ( in Italia regnava allora il Goto Vitige) utilizzando quell’opportunità di percorsi lagunari in cui le imbarcazioni scivolavano tra le isole, le barene ed i canali.
L’alternarsi delle maree sommergeva e poi scopriva il suolo, e le abitazioni molto modeste erano dei casoni di legno con i tetti d’erba secca intrecciata, o da canneti di palude.
Così Cassiodoro descrisse Venezia: ” Sembra che con le vostre barche voi scivoliate sui prati perchè da lontano non si distinguono i canali dalle barene; altre volte la vostra casa è sui canneti, come quella degli uccelli acquatici e, mentre di solito si legano alle porte di casa gli animali, voi, davanti alla porta delle vostre case fatte di vimini e canne, legate le vostre barche.
Per i veneziani era una vita povera ma sostenuta da una costanza di operosità e laboriosità di persone impegnate nella coltivazione agricola, in quella marinara e nella pesca, con lo sfruttamento delle saline.
Essi si cibavano di selvaggina, pesce e verdure coltivate o selvatiche.
L’opera di libere genti che abitavano in queste zone col successivo sopraggiungere delle popolazioni in fuga dai barbari invasori, instaurandosi nelle isole disabitate e deserte, per cui l’affermazione inventiva di Venezia che nacque dal nulla è una bellissima leggenda, ma forse la storia vera da ancor più merito a tale popolazione antecedente all’avvento dei Romani, come dimostrano ritrovamenti archeologici. Queste scoperte sono venute alla luce durante gli scavi di ripristino e di restauro nelle varie isole che compongono meravigliosamente l’insieme di questa fantastica città. Rimane quindi importante l’aspetto politico dell’originaria libertà di Venezia, col leggendario racconto ed il riflesso di un programma ideologico e politico destinato ad impedire ogni pretesa rivendicazione da parte delle autorità.
Nel 639 vi fu la caduta di Oderzo, allora sede dell’Amministrazione Civile e Militare della Provincia, che liberò in qualche modo questa nuova Venezia, che divenne finalmente città marittima, prodromo della sua espansione e del suo riconoscimento, in seguito, come Stato, poi divenuto Repubblica: Una lapide commemorativa dell’evento si può ammirare ancora presso la chiesa di Santa Maria di Torcello.
Nel frattempo cominciavano i primi insediamenti in Rio Alto, e la prima vera costruzione di un centro, un nucleo di quella che fu la fierissima, splendida e dominante Serenissima.
J’ai beaucoup aime’ cette page et je reviendrais vite pour me documenter sur les autres…
Tres interessant surtout lorsque vous vivez loin de votre Patrie come moi….Merci et bonne continuation/
Sincerement Paola Moro
molto interessante!!comunque ricordo mia nonna che mi diceva:venezia è magica è nata dal nulla………
Grazie infinite a Paolo e ad Anna. Un salkuto affettuoso, Piera