La Laguna di Venezia e i suoi segreti

La laguna di Venezia , una delle aree archeologiche subacquee più importanti del mondo, con tracce che vanno dalla preistoria all’epoca romana e medioevale. Casualmente, nel 1985 vennero rinvenute nel fondale del bacino di San Marco, esattamente nella zona che va dalla Piazzetta all’isola di San Giorgio,  tracce del Bucintoro, la nave che Guardi e Canaletto hanno spesso dipinto e riprodotto nei loro quadri, la barca trionfale della Serenissima che portava i Dogi e gli ospiti più prestigiosi della Repubblica in regata cerimoniale.

laguna_venezia.jpgIl Bucintoro venne distrutto dalle truppe di Napoleone il 9 gennaio 1798, con tutto il contenuto dell’Arsenale di Venezia, prima dell’arrivo degli Austriaci. I rottami vennero bruciati sull’isola  di San Giorgio, ed i residui buttati in laguna.

La zona comunque era rotta di navi mercantili (poco distante dalla Piazza San Marco c’è la Fondamenta delle Farine), come, inoltrandosi nel Canal Grande si trovano la riva del Carbon e la riva del vin. Nel 1989, ad undici metri di fondale, venne scoperta una zona particolare, che si rifà ai resti del relitto di una nave, chiamata “nave del vetro” affondata nel medioevo al largo della bocca di Malamocco.

Probabilmente proveniva dall’Egitto e, grazie al suo carico di mercanzie fu fonte utile di materiale per gli studiosi, ma che pose un nuovo enigma per gli investigatori: non si sa se tratta di una nave solo o di diversi carichi di altre navi li naufragate, ed in diverse epoche:nella zona di circa 6.000 mq. vennero rinvenuti reperti vari, come pani di vetro semilavorato, oggetti metallici, vasi, e, a suffragare l’ipotesi di cocche veneziane del 1500, la presenza di una petriera da mascolo, ovvero un cannoncino in ferro caricabile posteriormente con un caricatore cilindrico, chiamato appunto mascolo, che sparava palle di pietra (da cui il nome) o pezzi di ferro.

Vi è pure un’insegna d’asta, di sicura origine ottomana (probabilmente relitto turco), e due statuine raffiguranti Ercole e Nettuno, di epoca romana, insieme ad alcune basi di bronzo di fattura religiosa e per ciò è lecito pensare ad un traffico di simulacri religiosi che nel tardo impero romano avrebbero avuto come luogo di collocazione santuari.

Altro ancora c’è da cercare e trovare, in questa laguna ricca di storia e di suggestioni, fulcro di tradizioni e civiltà passate che con i veneziani ebbero libero e profiquo scambio, la storia nell’acqua, e l’acqua è l’elemento principale di questa nostra cultura che ci vede aperti al mondo, di libere vedute, e propensi a capire e farci capire.

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3 thoughts on “La Laguna di Venezia e i suoi segreti

  1. Grazie a tutti e due, di cuore, e mi sento molto orgogliosa del vostro giudizio. Un affetttuoso saluto, pIERA

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