La nascita di Venezia e la sua chiesa simbolo!

Basilica 2.jpgLa nascita di Venezia nuova coincide con il trasporto delle spoglie di S. Marco nella futura Repubblica: e per questo desidero accompagnare chi mi voglia seguire in un viaggio nel tempo
dall’829, via, via, fino alla fine della Serenissima, accompagnando la realizzazione delle innumerevoli chiese, dei Santuari, dall’inizio fino all’evoluzione maggiore della meravigliosa Repubblica. Per ora iniziamo dalle prime chiese, lasciando S. Pietro di Castello come elemento a parte, fantastico, legato al Patriarcato che in quella chiesa avrebbe avuto sede, ed iniziando invece dalle spoglie di S. Marco e la chiesa-tabernacolo che le ospita.

Basilica dei 12 Apostoli a Costantinopoli.jpgsantiago_de_compostela.jpgLa costruzione di una chiesa o di un santuario dedicato ad uno degli apostoli, specialmente gli evangelisti, ha comportato in tutta Europa  l’esigenza di una struttura ed un’edificazione completamente diversa da altre costruzioni: La chiesa dei dodici Apostoli di Costantinopoli, che conservava le relique di S. Luca, S. Andrea, S. Timoteo, aiutante di S. Paolo, la chiesa di S. Giovanni ad Efeso, che custodiva le spoglie del’evangelista qui vissuto, che era costruita con pianta a croce greca con cinque cupole, e  quella dedicata all’apostolo Giacomo di Campostela, coeva a S. Marco a Venezia, e che aveva il raro privilegio di custodire le spoglie dell’apostolo.

basilica-di-san-marco.jpgA Venezia, la chiesa scelta per custodire le spoglie dell’evangelista ed apostolo Marco venne costruita come chiesa – reliquario bizantino:  emblema del  prestigio bizantino a cui Venezia era particolarmente legata, e che rappresentò per secoli motivo di venerazione dallo Stato, dal Doge a cui la chiesa apparteneva di diritto, fino all’ultimo cittadino della Repubblica.

Ferdinando Forlati, nel 1950, portò avanti degli studi sulle fondazioni della venezia_san_marco_basilica_pianta_02.gifprima chiesa di S. Marco, iniziata in seguito al trasporto del corpo dell’apostolo nell’828, ed egli affermò che la chiesa era stata edificata in origine a pianta centrale, e i vari punti di fondazione dei bracci a croce greca del più antico edificio del nono secolo, si sono rivelati attraverso una serie di assaggi nel medesimo posto dove posano ancor oggi quelli poi ricostruiti nell’XI secolo.

Una analisi più approfondita ci permette oggi di distinguere nella basilica gli elementi architettonici e decorativi che appartenevano alle precedenti costruzioni e presentavano una interessantissima documentazione sulle origini di Venezia, prima esarcale e poi bizantina.

La pridma chiesa si conservò per un secolo e mezzo, fino all’incendio avvenuto Candiano IV.jpgPietro-Orseolo-II.gifcon l’uccisione di Candiano IV, nel 976, che la distrusse con il Palazzo Ducale . Subito dopo il Doge Pietro Orseolo I cercò di ricostruirla in due anni, prima di ritirarsi in un monastero per il resto della sua vita: si tratta di una ricostruzione frettolosa ispirata ad un sentimento religioso di riparazione del santuario della città.

Lo sviluppo della politica veneziana data da Pietro Orseolo II e poi attuato da uno dei maggiori dogi del secolo XI, Domenico 104%20domenico%20contarini.jpgContarini (1041-1071) sollecitò l’ambizioso progetto del Governo e della popolazione venezianaa rifare dalle basi l’attuale chiesa di S. Marco, terminata nelle parti murarie nel 1071 e consacrata nel 1094.

In quell’epoca, nella primitiva Venezia vi fu un fervore di costruzione, specialmente di chiese: almeno cinquanta, ed una gran parte, costuita nell’anno mille, frutto di un rigoglio economico straordinario ottenuto attraverso l’apertura delle vie del mare: S. Marco, con la sua solenne struttura, in una città ancora piccola ed in formazione, fu indice di un’ambizione che potrebbe sembrare addirittura sproporzionata se non si tenesse in giusto conto la forza morale del governo veneziano quando ebbe l’opportunità di trattare alla pari con una capitale come Costantinopoli: non era protervia, quella veneziana, ma basilica-san-marco_large.jpgconsapevolezza saggia e giusta delle potenzialità di uno stato nascente che img209.jpgpoteva contare sull’equilibrio e la lungimiranza di una Repubblica sempre abituata all’equilibrio tra terra e mare, tra artigiani e mercanti, e sempre seguita e in qualche modo guidata da un popolo abituato alla libertà, alle regole, ma anche proteso verso altre realtà culturali e politiche: Venezia affacciata sul mare, Venezia a contatto con varie civiltà, aperta mentalmente e culturalmente all’europa: mai vi fu uno Stato tanto moderno e senza paure ed inibizioni!

 

 

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6 thoughts on “La nascita di Venezia e la sua chiesa simbolo!

  1. Buongiorno,
    Sono responsabile della community del sito internet http://www.travel-avenue.it/. Il nostro team editoriale ha selezionato il vostro blog per far parte del programma “Travelavenue Favorite blog 2011”.
    Mi potreste comunicare il vostro indirizzo e-mail affinché possa presentarvi più in dettaglio in cosa consiste il nostro programma?

    Grazie mille
    Buona giornata
    Daniela

  2. sempre interessanti i tuoi blog,una chiesa molto bella,la conoscevo bene ,tanti anni fa era facile entrare e trovarvi poca gente perciò riuscivi ha percepire un fascino tutto suo forse dato anche dalla penombra del suo interno che a me piaceva ,degli amici invece l’hanno trovata deludente proprio per questo,ciao

  3. sempre interessanti i tuoi blog,una chiesa molto bella,la conoscevo bene ,tanti anni fa era facile entrare e trovarvi poca gente perciò riuscivi ha percepire un fascino tutto suo forse dato anche dalla penombra del suo interno che a me piaceva ,degli amici invece l’hanno trovata deludente proprio per questo,ciao

  4. sempre interessanti i tuoi blog,una chiesa molto bella,la conoscevo bene ,tanti anni fa era facile entrare e trovarvi poca gente perciò riuscivi ha percepire un fascino tutto suo forse dato anche dalla penombra del suo interno che a me piaceva ,degli amici invece l’hanno trovata deludente proprio per questo,ciao

  5. Sai Angela, anch’io ho sempre subito il fascino di quella penombra dorata…quando piccola ci andavo con i miei genitori, e non c’era la ressa di turisti, che sono comunque una risorsa per la nostra amata città, eras unha delizia..ma lo è ancora, sem disancorandosi da tutto ciò che ci circonda, si segue un prooprio percorso, che è comunque molto personale e molto intimo! e poiu, veramente …è tanhtoi ricca dal punto di vista di varietà architettoniche , e non se ne trova una uguale al mondo. Un saluto affettuso, ciao Piera

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