Il nobile veneziano Girolamo Lippomano e il suo tradimento a favore dell’invincibile armata! Triste fine di un diplomatico di valore.

palzzo-ducale-venezia.jpgGirolamo Lippomano era il terzogenito di una famiglia patrizia , e nacque a Venezia il 13 aprile 1538. Purtroppo il banco (bancogiro) del nonno omonimo era andato fallito, per cui quasi tutti i discendenti si dettero alla carriera ecclesiastica, come il padre Pietro arricchitosi con l’amministrazione della mensa vescovile di Verona, e prese dimora presso il monastero veneziano della Trinità, di cui era priore il secondogenito di nome Pietro.

Girolamo dimostrò fin da giovinetto una particolare propensione per la diplomazia, e venne affidato alle cure dell’umanista Giovan Battista Amalteo; viste le sue capacità, con qualche mese di anticipo rispetto all’età, nel 1562 venne a far parte del Senato. Grazie alle proprie capacità la sua carriera crebbe: Savio degli Ordini per il secondo semestre del 1563-1564, e poi ancora dal 1 ottobre 1565 al 31 marzo e 1 ottobre 1566, 31 marzo 15671.

ibrahim bey 1.jpgiBRAHIM bEY.jpgDon Giovanni d'Austria.jpgRiuscì, in questi suoi incarichi , a mettere in luce le proprie capacità, e durante il carnevale del 1567 fu incaricato di organizzare il soggiorno a Venezia dell’inviato turco, Ibrhaim Bey.

In seguito venne inviato come ambasciatore presso l’arciduca Carlo d’Asburgo, fratello dell’imperatore Massimiliano II. Nel frattempo alla carriera del Lippomano si pose un ostacolo: il 23 dicembre 1567 suo fratello abate di Asolo venne Carlo d'Asburgo.jpgMassimiliano-Austria.jpgcondannato al bando per l’accusa di spionaggio a favore della Santa Sede : un addebito tutt’altro che infondato e che poteva venir esteso a tutti i membri della famiglia, fautrice del partito dei “vecchi” e notoriamente incline a Roma, alla Spagna e ai Gesuiti.

Per parecchio le cronache di Venezia non si occuparono del Lippomano fino a quando non venne richiesto il suo compito il suo prezioso e delicato compito di ambasciatore presso Emanuele Filiberto di Savoia. poichè era determinante un accordo con lo stato pontificio e il regno di Spagna.

Un mese prima i Turchi avevano inviato un ultimatum alla filiberto di savoia.jpgSerenissima, chiedendo la cessione di Cipro, sicchè per Venezia era importante l’aiuto del Pontefice per creare una lega in grado di opporsi alla flotta ottomana: la reciproca diffidenza tra Spagna e Venezia fu, attraverso l’abile opera del Lippomano gestita dal duca di Savoia, la cui corte, come ambasciatore dovette abbandonare il 20 luglio 1573.

Visse praticamente la sua vita all’estero, presso le varie corti europee, svoilgendo incarichi delicati e portandoli a termine con sagacia, intelligenza e non comuni capacità diplomatiche.

venne rimpatriato ed eletto conservatore delle Leggi (14 gennaio 1585), Savio di Terraferma per i sempestri aprile-settembre-aprile dello stesso anno, proveditore sopra i Danari (9 novembre) venne inviato come ambasciatore in Spagna.
Prima di partire Girolamo fece un testamento, era il gennaio del 1586.

Filippo II di Spagna.jpgBoazio-Sir_Francis_Drake_in_Cartagena.jpgArrivò a Madrid l’11 giugno 1586, e qui rimase tre anni. Dopo Lepanto il re Filippo II guardava all’atlantico e ai suoi domini alle Antille minacciate dalle scorrerie di F, Drake.n Collaborò ed assistette alla costruzione della “invincibile armata”, ed anche alle sue sconfitte.

Il suo comportamento venne molto apprezzato dalla corte spagnola tanto che nel 1589 Filippo II donò alla Serenissima il Palazzo che sarebbe diventato la sede dell’ambasciata veneziana.

In patria l’attendeva l’ingresso tra i savi del Consiglio dei dieci per il semestre Filippo II di spoagna 2.jpgFrancis Drake.jpgfilippoII.jpgottobre 1589-marzo 1590. Partì quindi alla volta di Costantinopoli in una missione considerata tranquilla visto che l’impero ottomano era impegnato nella sua lotta contro i Tartari, ma, trascorso appena un anno dal suo insediamento venne richiamato in patria, sostituito da Lorenzo Bernardo.

Il 25 giugno 1591 Lippomano Invincibile Armata[4].jpginvincibile%20armada.jpglasciò Costantinopoli sotto l’accusa infamante  di tradimento per aver svelato segreti alla corte spagnola di Filippo II sulla tecnica e la costruzione delle navi facenti parte dell’invincibile armata: per la Serenissima questo era il delitto più grave che si potesse perpetrare verso la Repubblica.

Il giorno seguente il fratello Pietro, membro della Trinità fu bandito da Venezia, e tutta la famiglia venen trascinata nella rovina per aver passato informazioni riservate al REgno di Spagna.

sconfitta dell'invincibile armata.jpgQuando la nave che riportava in patria il Lippomano  fu in vista del porto del Lido si gettò in mare ed annegò , era il 30 agosto 1591. Così si esprimono i documenti ufficiali , ma diverse versioni propongono la terribile fine di questa oscura vicenda: Alcuni lo vogliono suicida, altri ucciso per ordini superiori, altri ancora dissero che venne imprigionato nei Piombi , torturato e riconosciuto colpevole e strangolato, quindi , per evitare ulteriori spiegazioni, buttato in maRE , simulando il suicidio.

La sua colpa fu quella di aver seguito l’idea di famiglia di seguire una politica filo-spagnola che lo indusse a favorire oltre il lecito l’operato dell’ambasciatore spagnolo a Venezia, Francisco de Vera y Aragòn.

Venezia_-_Chiesa_dei_Servi_(Portale).jpgIl suo corpo fu sepolto senza lapide nella chiesa di S. Maria dei Servi, presso le tombe degli antenati, come aveva espressamente indicato nel testamento.

 

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