Il segreto della Basilica della Salute e Baldassarre Longhena

Domani  si celebra a Venezia la festa della ” Madonna della Salute”, in ricordo della peste che uccise cinquantamila abitanti della Serenissima nel biennio 1630 – 31, e per cui il Doge ed il Consiglio dei Dieci ordinarono l’erezione di una chiesa come voto e ringraziamento per la sua cessazione. Oggi, attravero il ponte di barche migliaia di Veneziani andranno nella meravigliosa chiesa barocca per testimoniare la loro fede per quanto riguarda la possibilità di preservarsi dalle malattie, o a chiedere un sostegno, un aiuto concreto per guarire le persone malate.

Della  Basilica dedicata al culto della Madonna della Salute ho parlato madonna-salute.jpgin più occasioni, ma ora è arrivato il momento di raccontare alcune interessantissime cose che riguardano Baldassarre Longhena, l’architetto di cotanta meraviglia e scrigno di segreti che, via, via, vennero svelati, oltre che da un professore tedesco, anche da tanti piccoli particolari che spiegherò un pò per volta.

Baldassarre Longhena (Venezia, 1598-1682) era figlio di Melchisedec (nome chiaramente ebraico) nativo di Morezza (Valtellina), per cui il Longhena apprese dal padre i segreti della Kabbalah. Accanto alla chiesa venne costruito anche un convento, sempre su disegno del Longhena, dove, nel 1742 Casanova studò fisica.

Sembra comunque che l’ispirazione per il progetto della chiesa sia stata tratta dall’immagine del Tempio di Venere Physizoa descritta nell’opera precedentemente presentata, Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, un chiaro riferimento ad un legame tra madre pagana e quella cristiana, un una sorta di protocristianesimo ideale.

220px-Pizzofalconecad.jpgUna straordinaria intuizione spinse il professore tedesco Gherard Geber-Shilling che verificò le misure dell’edificio sulle planimetrie e sul campo, con il piede veneziano ( cm,. 35,09), ed ecco che scoprì che due numeri ricorrono come una costante: l’8 (gli ottagoni stessi che formano la base della chiesa simbolizzano la rinascita) e l’11 con i suoi multipli.

L’8 appartiene alla simbologia cristiana (la corona mistica della Vergine, la chiesa del Santo Sepolcro, la resurrezione e la vita eterna) ma l’11 ha valore negativo, infatti rimanda ai 10 comandamenti e precisamente al peccato capitale; diversamente, nella Kabbalah giudaica, questo inizia proprio l’origine dei 10 comandamenti, cioè Dio attorniato dalle sue dieci sefiroth, cioè le proprietà che ha Dio per proiettarsi nel mondo degli uomini, chiamate anche l’albero della vita.L’11 è la metà dell’alfabeto ebraico (kaf) e dei 22 arcani dei Tarocchi, anche lo stesso Dante usò  l’endecasillabo per la sua Commedia.

Da qui si deduce che Longhena volle cifrare con la numerologia insita nella costruzione stessa del Tempio un messaggio preciso: la chiesa sorgeva come ringraziamento per la fine della peste e doveva nascere su fondamenta per così dire ecumeniche, tale era la condizione dell’uomo davanti alle pestilenze.200px-Sefirot.png180px-Tree_of_Life%2C_Medieval.jpgrosacroce.jpg

Ai fianchi della scalinata, dall’acqua, emergono due angeli. Nel pavimento, al centro, sotto la grande cupola c’è una corona di rose ed una seconda, più grande di altre 10 rose ed una piastra in metallo (forse l’unidicesima rosa?) con l’scrizione “unde origo indi salus” che arricchiscono questo capolavoro anche con il mistero iniziatico dei Rosacroce.

Ma non è finita qui, all’esterno, tutto intorno sorge un fregio con delle svastiche (la parola sanscrita “svastica” significa salute), e la rivelazione più grande: la pianta di tutta lo costruzione non è altro che I Grande Pentacolo di Re Salomone, facente parte della Clavicola di Re Salomone.

La clavicola di re Salomone è il più diffuso manuale pratico di magia diffuso in tutta l’area del Mediterraneo. Forse di origine caldea, babilonese o ebrea non ha nulla a che fare con Salomone, ma è stato attribuito prima allo storico ebreo Giuseppe Flavio,  poi ad Alberto Magno.clavicola1.gif

imagesCAXOD19F.jpgQui sono contenute alcune formule attribuite ad un tale Aronne Isacco, mago di corte del primo imperatore Bizantino Manuele I Comneno.

 

 

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14 thoughts on “Il segreto della Basilica della Salute e Baldassarre Longhena

  1. Affascinante quanti segreti si possano celare dietro una comune (bellissima) ma comuine chiesa! bel blog complimen ti

  2. Grazie, mi fa molto piacere che le mie ricerche e la mia passione ti possano affascinare. Ogni cosa, secondo me, va vista sotto diversi punti di vista ed ecco il fascino, grazie, Saratoga!

  3. Io questa chiesa l’ho visitata e ho avuto una grande sensazione che fosse un luogo mistico e misterioso. fantastico. complimenti per il blog!

  4. Grazie Giampaolo, sono rimasta piacevolmente colpita dall’anticipazione di Vojager, il taglio stesso che ne è stato dato, compreso il racconto dei fantasmi che io ho descritto in un altro post ( mi sembra la Basilica degli Spiriti). Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, e ti dedico un saluto affettuoso, ciao, Piera

  5. Non mi stupirei che abbiano effettivamente “attinto”. 😉
    Piuttosto ho notato che nella colonna di destra di questo sito c’è un link fotografico alla chiesa della Maddalena. Tue le foto?
    Hai mai messo in relazione le due chiese, o sarebbe meglio definirli “templi”?
    Tu stessa hai scritto “la pianta di tutta lo costruzione non è altro che I Grande Pentacolo di Re Salomone, facente parte della Clavicola di Re Salomone.”
    Non trovi singolare che il frontone della Maddalena citi proprio un proverbio di Re Salomone?
    Se Dan Brown sapesse…

  6. Infatti la Chiesa della Maddalena era stata costruita da una famiglia il cui capostipite era un Templare, e ne ho parlato in un altro post. Questa è una delle tracce, assieme ad altre, che i Templari hanno lasciato a Venezia, come ad esempio le Triplici Cinte, oltre alle patere legate ai Rosacroce sulla parete della Basilia di San Marco,( e tu sai che il Rosacroce traevano spunto dai Cavalieri Templari, ) e il capitello di una delle colonne facente parte del Colonnato del Palazzo Ducale, con i pellicani che si squarciano il petto. Se ti va e hai tempo di andare a vedere nei miei archivi potrai trovare tracce inconfutabili!
    Ti ringrazio ancora della tua attenzione, e ti saluto con affetto, ciao, Piera

  7. Ser vuoi qualche indicazione, chiedimela pure. Purtroppo domani pomeriggio e tutto dopodomani non potròà collegarmi, ma spero che tu possa trovare qualcosa che ti interessi. Sai, tutto questo mi appaqssiona molto, parlo della mia città, della sua storia, e di tutto ciò che la rfende e l’ha resa speciale..nerlla sua cultura e nel suo divenire…. Mi fa molto piacere comunicare con te. Ti saluto co affetto, e spero di rileggerti. Un abbraccio, Piera

  8. non mi è chiaro che cosa si intende con questa frase “ma l’11 ha valore negativo, infatti rimanda ai 10 comandamenti e precisamente al peccato capitale”. i peccati capitali sono sette, quindi 10+7 darebbe 17 e non 11

  9. Ti spiego subito: al decimo comandamento: non desiderare la roba d’altri, è legato il peccato o vizio capitale dell’Invidia: S. Agostino, nel suo ” de Disciplica Cristiana” affermava che l’invidia è “il peccato diabolico per eccellenza”, perchè porta al desiderio di distruzione ed anche alla distruzione fisica stessa dell’uomo verso un altro uomo.
    Spero di averti dato una spiegazione esauriente, ma se vuoi sapere altro, ti risponderò volentieri. Un grazie per la tua attenzione ed un saluto, ciao, Piera

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