Venezia e la sua cucina povera!

bigoli venezianitajadee venezianeI cibi delle famiglie povere veneziane erano molto simili a quelli delle zone rurali dell’entroterra: erano costituiti da verdure che venivano coltivate negli orticelli vicini a casa, quando ancora a Venezia i campi erano veri e propri campi: per cui zuppe di verdure, risotti, tajadee fatte in casa e i bigoi.

polentaIl pane veniva fatto in casa, ma quasi quotidianamente la polenta la faceva da padrona, specialmente la polenta bianca, delicata e tenerina, accompagnata da fagioli, piselli e carciofi, verze e zucca.

Solo durante le festività venivano sacrificati i polli che venivano arrostiti, e qualche volta. dopo la caccia in valle la selvaggina.

panadeaUno dei piatti più diffusi era la panadea, composta da pane vecchio fatto bollire con acqua, olio e sale, o anche minestre di semolino e i sugoli: questi erano di due tipi, sugoli da polenta, formati dal contenuto e dalla pellicola delle bolle che si creavano nel calderone mentre la polenta si cuoceva, e si condivano con l’olio, quelli da vin erano invece composti da mosto cotto  fino sugoi de vinquasi a consumarsi a cui si aggiungeva del fiore di grano…diventava quasi una marmellata asprigna ma gustosa.

fortaia 1Famosa e preparata in diversi modi era anche la fortagna (frittata) di cui descrivo la ricetta di quella “sgionfa” (gonfia): Separar i rossi da i bianchi, sbater i rossi co un pizego de sal. Da parte far istesso coi bianchi fin che non saràdiventai a neve dura. Con un cuciaro de legno missar ben sti bianchi e sti rossi (da’l soto al sora, in maniera che non gabia da desgonfiarse). Meter in t’una forsera un cuciarin de butiro: quandio che se’l ga desfà zontarghe tutto l’impasto de vovo, poi spetar che se forma la fortagna.

El fogo non dovrà esser molto vivo. Sta fortagia la devarà diventar tanto bona quanto bela e sgionfa. La pol anca figurar da piatto de fino de la se porta in tola contornata da na corona de spinassi cotti col butiro, opur coi pomidori al forno.

Questo era il disnar quotidiano dei veneziani, accompagnato da pesce anch’esso povero, come sardine, rimaste famose per il savor, tutti cibi semplici che hanno comunque creato le basi per una cucina particolare, ricca anche di spezie , di agrodolci, e delle delizie che le meravigliose isole della laguna forniva.

Facebook Comments

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *