La musica a San Marco e le armonie di Venezia

Processione in Piazza San Marco.jpgBasilica 1.jpgBasilica.jpgBasilica di San MaRCO.jpgDal 1500 al 1700 Venezia divenne il centro della musica per tutta Europa.La Basilica di San Marco, come descritto nella ” Guida ” del Sansovino, nell’edizione che fece il suo canonico, Giovanni Stringa, nel 1604 dà un’immagine ben configurata del significato religioso e politico della Chiesa nello Stato Veneziano.

Il Doge aveva piena giurisdizione, come “patronus et gubernator ecclesiae” ed era sua facoltà nominare il “primicerio” (primo sacerdote della Chiesa) con autorità simile a quella di un vescovo, e che per legge doveva appartenere alla nobiltà veneziana, di età superiore ai 25 anni, provveduto da Governo di un buon reddito adeguato alla sua posizione giuridica.

Primicerio e Chiostro di S. Apollonia a Venezia.jpgIl Primicerio aveva il diritto, per concessione dei vari papi, di celebrare già dal 1200 con la mitra, il pastorale, l’anello e il rocchetto vescovile, dare indulgenze e consacrare sacerdoti.

Al Primicerio seguiva il Vicario, poi venivano 24 Canonici e tutta una serie di addetti ai vari servizi, come se si trattasse di una vera e propria corte.

Il Maestro di Cappella era invece il primo musicista della Città, il Proto l’architetto “principe” che soprintendeva la Chiesa e il Palazzo Ducale, edifici considerati insieme come sede del Governo. Nel 1580 l’abitazione del Primicerio venne stabilita nel Convento di Sant’Apollonia, al dilà del Ponte della Canonica.

E la musica era quindi un elemento importante e primario nei compiti di questo Governo della Chiesa: L’ordine de officiar nella Basilica di San Marco, dice il Sansovino, è secondo l’uso della chiesa costantinopoliana, ma non molto differente dalla romana, ma tanto assiduamente che nulla più. E quanto alle cose necessarie per questo negotio, la spesa di ogni anno passa di dodicimila ducati, cun ciò che sia che vi sono provisionati due organisti dè primi d’Italia, con grosso stipendio. Il Maestro di Cappella con gran numero di cantori, i canonici e i sottocanonici ecc.

spartito di Giovanni Gabrieli.jpgorgano di San Marco.jpgGiovanni Gabrieli 1.jpgGiovanni Gabrieli.jpgAndrea Gabrieli.jpgMentre lo Stringa scriveva questa parole era organista a San Marco Giovanni Gabrieli, succeduto nel 1585 allo zio Andrea Gabrieli, e l’antico storico rivolge a Giovanni Gabrieli un giudizio che resterà memorabile: ” Il suono di quest’organo soavissimo è tanto più soave quanto che viene dal più eccellente organista ch’abbia oggidì la nostra Italia sonato; e questo è Giovanni Gabrieli, degno di lode per la rara et singolare virtù che regna in lui in simile professione”.

Alla morte di Gabrieli, nel 1613 venne chiamato a sostituirlo nel ruolo Claudio Monteverdi, che rimase per trant’anni in carica, fino alla sua morte.

Si ha notizia di una singolare gara tra due organisti di San Marco, Francesco Landino e Francesco di Pesaro, svoltasi nel 1300 dinanzi al Re di Cipro, e vinse il Landino.

Spartito del Legrenzi.jpgTomaso Albinoni.jpgGiovanni Legrenzi.jpgInterno Basilica.jpgNel frattempo a Venezia si esibivano e componevano artisti quali Giovanni Legrenzi (agosto 1626 – Venezia 27 Maggio 1690) e che divenne maestro di Cappella a San Marco nel 1681. Egli fu il maestro di Tomaso Albinoni (Venezia 1671-1751).

 

E in questo periodo condivisero la loro sapienza e la loro arte, Baldassarre Galuppi (Burano 17 ottobre 1706, 3-1-1785) allievo di Benedetto Marcello (Venezia, 31 luglio 1686, Brescia 24 luglio 1739) a cui è dedicato il Conservatorio di Musica di Venezia, nel Palazzo Pisani in Campo Santo Stefano, ed il grande Antonio Vivaldi,200px-Baldassare_Galuppi_Memorial.jpg200px-Benedetto_Marcello.pngConservatorio.jpg(Venezia 4 marzo 1678-Vienna 28 luglio 1741) il famoso Antonio Vivaldi.jpgspartito di Antonio Vivaldi.jpgprete rosso, che con i suoi insegnamenti fece diventare famose le musiciste, le sue “putte” ospiti della Pietà di Venezia, l’orfanotrofio di questa città, a cui si aggiunsero un pò alla volta alte pie istituzioni, come la Misericordia, gli Incurabili, le Zitelle ed altri “hospitali” a cui i nobili di tutta europa facevano a gara per iscrivere in educandato le proprie figlie.

le putte di Vivaldi.jpgLe putte.jpgE in tutta Europa erano famosi i concerti a cui accorrevano ed assistevano nobili, ricchi mercanti e tutti i musicofili.

L’ultimo grande compositore veneziano fu Luigi Nono (Venezia, 1924 -1990).

Venezia, con la sua armonia d’acqua, con lo sciabordio incantato ed incantante della laguna faceva ancora una volta da sottofondo all’arte che qui è profusa in tutte le sue forme ed espressioni.

 

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6 thoughts on “La musica a San Marco e le armonie di Venezia

  1. Grazie Piera per la tua bella rassegna sulla storia musicale di Venezia, come sempre documentata e appassionata. Se vuoi, puoi anche aggiungere che San Marco, per prima, ha adottato i cori “battenti”, ossia ha utilizzato l’effetto di una doppia orchestra, doppio coro e doppio organo su due cantorie distinte. Gli echi dei suoni che si inseguono e si scontrano sotto le cupole sono veramente magici!
    A presto.
    Antonio Zeffiro

  2. Caro Luciano, sono felice di risentirti. Purtroppo ho avuto un broblema con il computer (s’è rotto l’hard disk)ma ora è tutto a posto, come spero la tua salute. Un abbraccio affettuoso, ciao, la tua amica Piera

  3. Buonasera. stavo cercando in internet qualcosa di bello da scoprire quando mi sono imbattuta in questo sito. Sono rimasta affascinata dai giardini e luoghi segreti di Venezia. Potrei per cortesia avere qualche informazione in più? Mi piacerebbe molto proporre una visita alla Venezia “nascosta”.
    Grazie
    Bruna

  4. Ciao Bruna! mi spiace di aver tardato nel risponderti, ma ora sono qui. Se tu mi dici cosa vuoi sapere di più, certamente cercherò di darti delle risposte. Comunque, se ti va di girare un pò fra i miei vari post, probabilmente troverai tante informazioni. Per cui fammi sapere! Un saluto affettuoso, ciao, Piera

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