Gli Arsenalotti: artefici della sicurezza e della potenza navale di Venezia, unica al mondo!

flotta veneziana.jpgL’organizzazione interna dell’Arsenale aveva una rigida fisionomia gerarchica.La direzione veniva divisa nei due rami amministrativo e tecnico. Presiedeva e controllava tutto l’apparato produttivo una speciale Magistratura permanente detta “eccellentissima banca” una sorta di consiglio di amministrazione composto da ” tre provveditori dell’Arsenale” membri del Senato a cui dovevano periodicamente riferire, e da tre ” Patroni” scelti tra i membri del Maggior Consiglio.

La parte amministrativa era retta da uno ” Scrivano Grande” o ” Nodaro, da un Avvocato fiscale, e da un ” Nodaro Criminale”;

galea 4.jpgAlle loro dipendenze essi avevano ” Il Masser della Cassa”, vari ragionieri e contabili.

Il Masser doveva essere un personaggio piuttosto importante e con incarichi di estrema fiducia se doveva riferire, sotto giuramento nei primi giorni del mese , al Consiglio dei Dieci se i”Patroni” avessero compiuto il loro dovere.

Uno dei Patroni. divenendo una specie di ufficiale di picchetto, doveva a turno di 15 giorni dormire in Arsenale, galea veneziana 2.jpgcustodirne le chiavi d’ingresso, dei magazzini, delle officine e doveva eseguire una ronda notturna per ispezionarne le guardie: egli non poteva assentarsi nemmeno durante una seduta del Maggior Consiglio.

Dal lato tecnico ed industriale dirigeva l’arsenale il ” Magnifico Ammiraglio”; nominato per concorso egli proveniva dalle maestranze tecniche  più qualificate, cioè i “protomaestri dell’arte”.

Tutta una geriarchia prevedeva quindi: Protomaestri, Capitani, Proti, marangoni (carpentieri), calafati, remeri, alboranti, fabbri, taglieri, mureri, segatori, dei salnitri”.

galera e arsenalotti.jpggalea veneziana 3.jpgGrande attenzione veniva posta ai giovani, che all’interno potevano usufruire di una scuola: essi erano figli di arsenalotti, o giovani che venivano dagli istituti di carità.

Comunque tutte le istituzioni dei lavoranti in arsenale (arsenalotti) godevano di una grande prestigio nella Repubblica e costituivano una specie di casta privilegiata rispetto ad altri prestatori d’opera.

All’interno dell’Arsenale vennero anche costituite la Casa del Canevo ( corderia), la costruzione di cannoni e polvere di sparo: non a caso,  per ulterore sicurezza, vennero costruite due porte: Porta di Artiglieria, costruita alla fine del 500 , che costuiva un aspetto solenne all’ingresso del “Parco dell bombarde” dove si conservavano i trofei guerreschi artisticamente disposti per essere esibiti ad illustri visitatori, e nell’ottocento, la Torre di Porta Nuova.

galera veneziana.jpgCome sempre, all’utilità si univa anche la capacità di unire l’arte, vera, formalmente fantastica ..perchè questo è stata ed è sempre venezia: intelligenza, capacità, praticità ed arte…città bella, difficile ma che ha saputo e continua a sapere unire la praticità, l’esigenza della vita moderna alla bellezza artistica e formale..unica al mondo!!!

Agli Arsenalotti venivano affidati incarichi di particolare fiducia: oltre alla Guardia dell’Arsenale, la Guardia a Palazzo Ducale, al Maggior Consiglio(il corpo di guardia era nella loggetta del Campanile) essi erano posti alla guardia della Zecca e del Tesoro, a San Marco.

Durante la festa annuale dello “Sposalizio del Mare” a ricordo del fallito ratto da parte dei pirati delle Marie, essi vogavano nel Bucintoro, ed il galera veneziana 1.jpgMagnifico Ammiraglio ed i Proti sedevano accanto al Doge, come ospiti d’onore.

nav in arsenale.jpgnavi tonde.jpgGli Arsenalotti lavoravano dall’alba al tramonto, con un’interruzione per il pranzo; le retribuzioni non erano altissime, ma essi potevano godere di numerose agevolazioni, come gratifiche straordinarie, benefici sussidiari, alloggi gratuiti per gli impiegati ed i capi maestranze, elargizioni di vino; potevano anche asportare i ritagli della lavorazione delle navi per uso proprio.

Essi comunque erano specializzati nella costruzione non solo delle navi, come le galere. ma si occupavano anche del cordame e della polvere da sparo.

Corderie_3.jpgCasa del Canevo.jpgcannoni e polvere da sparo.jpgarsenalotti 1.jpgarsenalotti.jpgTutte persone preparate, addestrate, con un eccellente livello di intelligenza e preparazione, facenti parte di un corpo unico, arsenalotti e loro famiglie, che collaboravano con entusiasmo, capacità ed esperienza, trasmettendo le Porta Artiglieria.jpgloro conoscenze ai giovani che di volta in volta si presentavano, per perseguire con tutte le proprie capacità e potenzialità allo scopo di rendere la Serenissima la più grande potenza europea, e così fu per secoli.

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6 thoughts on “Gli Arsenalotti: artefici della sicurezza e della potenza navale di Venezia, unica al mondo!

  1. Grazie Piera per il Tuo prezioso lavoro d’informazione!!! Certe informazioni penso sarebbe opportuno farle conoscere a qualche nostro amministratore!!!

  2. Il sito di venezia nascosta è semplicemente favoloso. Sempre ben documentato e interessante. Bravi, grazie.
    loris

  3. Anch’io ringrazio, soprattutto per l’enunciazione delle gerarchie tecniche veramente interessante. Vorrei però rilevare una parola che mi sembra essere o suggerire una imprecisione importante. Il fatto che i Provveditori fossero una Magistratura permanente, non significa che a singoli Cittadini fosse concesso di rimanere permanentemente in carica. Come ogni altra Carica Repubblicana a eccezione del Doge, anche queste duravano un tempo determinato ( di solito un anno) ed erano soggette a contumacia, ovvero a rotazione obbligatoria. Ciò ha positivamente impedito l’instaurarsi del malaffare nella Cosa Pubblica, per circa una decina di Secoli. Non una imprecisione trascurabile, quindi.

  4. Grazie infinite dell’apprezzamento.
    Per quanto riguarda la Magistratura Permanente è inteso appunto come organo e non come membri che, come hai puntualizzato tu Umberto, avevano i loro mandati che scadevano appunti annualmente, sostituiti appunto di volta in volta.

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