Le ali volanti di Venezia: cocài e magòghe!

gabbiani.jpggabbiani 1.jpgNon solo la vita acquatica, ma anche quella aerea rendono ancor più composito l’ambiente di Venezia: fantastici i cani i gatti i passeri, i colombi, ma anche una parte della popolazione “aerea” è caratterizzata, come tante città di mare, da diverse specie: le popolazioni fornite di ali si differenziano tra la città, il primo entroterra, e la laguna: questa ospita anatre, aironi, etc. mentre la città vera è sede di “abitazioni” di gabbiani.

coca.jpgcocae.jpgcocai.jpgMa non si tratta di un’unica specie: ci sono i “cocài” (cocàl al singolare) che è di stazza media, bianco e un pò grigio, volatili abbastanza tranquilli, non voraci come i “”magòga”, chiamato “gabbiano reale” è spesso più grande di una gallina, tutto bianco e con il becco giallo.

magoghe 1.jpgmagoghe.gifQuest’ultimi amano creare il proprio nido sui tetti dei palazzi più alti, il becco sempre rivolto al vento, quasi a controllare, con arrogante sicurezza, tutta la vita aerea dei cieli veneziani: non pochi passeri sono stati vittima dei loro becchi voraci.

I luoghi aperti , come la Riva degli Schiavoni o le Zattere, questi gabbiani, decollando dai tetti dei meravigliosii ed alti palazzi sfruttano le correnti d’aria che, che , sfruttando i venti della laguna che rimbalzano sulle facciate ricche ed decorate, formando un cudcinetto d’aria , volano in linea retta senza perdere un centimetro di quota, “galleggiando” sulla linea delle case e, come alianti, senza battere le ali.

50-gabbiani.jpgQuesto tipo di volo viene chiamato “in dinamica”, unendo a questa tecnica lo sfruttamento delle correnti d’aria calda che esalano dalle case e dal selciato e che salgono girando in torno , sempre con le ali distese e leggermente piegati verso il centro di questa corrente “termica”, in modo da fare un sorta di elica.

Tutti abitanti, residenti, essenze di questa città che, come ogni città di mare ha vissuto e continua a vivere questa meravigliosa realtà di un’essenza legata alla sua culla ,il mare ed i suoi abitanti naturali.

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4 thoughts on “Le ali volanti di Venezia: cocài e magòghe!

  1. L’altro ieri ero sul vaporetto, in Canal Grande davanti al Fondaco dei Turchi quando, nel traffico caotico di motobarche, a pochi metri, e’ emerso uno svasso maggiore che stringeva nel becco un passarino guizzante di una ventina di cm.

  2. “Qualche” anno fa, dai gradini più alti dell’aula di Geografia del P. Sarpi, era uno spettacolo osservare sotto di noi i gabbiani galleggiare immobili nell’aria sostenuti dal vento gagliardo che si intrufolava nel rio di S. Giustina provenendo dalla laguna. Le loro evoluzioni erano fantastiche e, se qualcosa nel canale attirava la loro attenzione erano delle picchiate fulminee. Bei ricordi !

  3. Bello, anzi bellissimo, il volo del gabbiano: molto meno il suo verso! Deprecabile, ma non è causa loro, il fatto che aprono i sacchetti delle immondizie.

    Una volta i gabbiani entravano in laguna solo se il tempo era procelloso. Evidentemente trovavano il cibo in mare.

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