Tra i Templari e i Massoni a Venezia

imagesCAH2C39S.jpgAbbiamo già parlato della presenza dei Templari a Venezia è attestata dal 1187, dal lascito del terreno chiamato Fossa Putrida  per l’edificazione di una chiesa dell’Ordine, da parte del Vescovo di Ravenna.

E’ dall’edificazione di S. Maria in Capite Brogli, nell’area dell’Ascensione a S. Moisè (prima sede del Priorato) che diventerà poi la Chiesa di S. Giovanni in Bragora.

Tra gli alleati veneziani nella guerra contro i Genovesi  vi sono i Cavalieri Teutoni ed i Cavalieri Templari, ed ai primi la Serenissima dona il terreno per l’edificazione della Santissima Trinità,  ed ai secondi una forte somma di denaro per ampliare la sede del Priorato.

imagesCAAE8AS9.jpgimagesCABHOLAL.jpgAutori del XVIII secolo sostengono l’eredità e continuità dell’ordine dei Templari sotto la bandiera della Massoneria.
L’esoterismo templare sarebbe stato acquisito dagli Arabi dalla Chiesa Esoterica Cristiana di S. Giovanni il Battista, precursore della Vera Luce.

imagesCAQLACBJ.jpgimagesCA5GT2MJ.jpgLa devozione dei Templari a S. Giovanni spiegherebbe la devozione tributata, anche a Venezia, alla testa del Santo, custodita post mortem dai discepoli e poi trasmessa ai Templari, collegando in qualche modo l’ipotesi con l’identificazione della stessa col cosidetto Bafometto.(una delle tante spiegazioni che vennero date per questa inquietanta testa, raffigurata in alcuni castelli dei templaqri francesi).

Eredi dei Templari, e dichiaratisi maestri della costruzione ecco che i Massoni a Venezia ritrovano nella più antica Scuola Veneziana delle arti, quella dei Tajapiera,il loro riscontro naturale.

piera1.jpgLa confraternita nasce e diventa potente ed articolata avendo l’incarico di ricoprire tutta Venezia con la pietra (specialmente quella d’Istria) per cui si costituì sotto l’egida dei ” Santi Coronati ” con la Mariegola, cioè l’atto costitutivo, nell’anno 1307  inizialmente presso l’ospedale di S. Giovanni Evangelista, dove, in una stanza a piano terra si tenevano le riunioni imagesCAV3X9MO.jpgimagesCA9HHSV2.jpgdel Consiglio dell’ Associazione presieduto da Gastaldo. E qui, con la nascente confraternita dei vetrai sviluppa voarckadumia a Venezia.jpgvoarckamudia.jpguna associazione segreta, antenata della loggia massonica, chiamata ” Voarckadumia”. Primo elemento di congiunzione tra costruttori, alchimisti, rosacrociani e nuovo elemento di unione nei ” liberi muratori”.

I Tajapietra iscritti all’arte erano in varie maniere tutelati: si racconta che quando uno dei Bon cadde  dall’impalcatura di S. Giovanni e Paolo venne erogata alla vedova, dal giorno successivo, la pensione per  crescere il  figlio che fu poi inserito nella bottega di Daniele Masegna.

L’arte di divideva in quattro gradi: garzoni, lavoranti, maestri, padroni di officina.Questi ultimi erano chiamati anche Paroni de Corte, perchè i lavori di taglio delle pietre venivano svolti nei cortili.

quatuor_coronati.jpgNel 1515 la Confraternita si trasferì a S. Aponal ( S. Apollinare), dove, grazie all’interessamento di Pietro Lombardo acquistò  un fondo dalla parte del Campanile per costruirvi la propria sede.Tale costruzione, in calle del campanile  presenta ancor oggi sulla facciata, nella parte alta  il bassorilievo con i “quattro Santi Coronati” e la scritta “MDCLII SCOLA DI TAGLIAPIERA “.

Di notte per Sant’Aponal si passava solo se tagliapiera, o scultori, e c’era un ronda di sorveglianza.

Soltanto nel 1723 o 1727, secondo il Sagredo gli Scultori si divisero dagli scalpellini.

La sede della Scuola di S. Aponal era abbellita da vari dipinti, alcuni conservati  ora ai Musei dell’Accademia, la tavola che si trovava sull’altare con i Santi Coronati, di Vincenzo Catena, ed il Polittico di S. Ambrogio di Bartolomeo Vivarini.

imagesCAZV139D.jpgVi era inoltre un altare marmoreo con scolpiti ai due lati gli strumenti del mestiere. L’altare si trova ora in custodia nella Chiesa di San Silvestro.

piera2.jpgTra gli strumenti in uso dei “taiapiera” c’erano lo s-ciapin, scalpello che serve per piera3.jpgimages.jpginiziare a scolpire il blocco grezzo; Le punte, per lavori imponenti , come ad esempio scavare i pozzi; Scalpelli, di varie misure; martelli per le superfici da squadrare  o da raddrizzare; ed infine i compassi, altamente evocativi per quanto riguarda questa confraternita con  le finalità dei massoni.

 

Tutt’ora esiste a Venezia una loggia massonica conosciuta e rispettata, e che può vantare comunque una lunga storia legata alla ancor più lunga storia di una Repubblica , Stato unico al mondo, che accoglie qualsiasi pensiero, qualsiasi associazione che abbia come scopo ultimo la crescita non solo economica ma anche intellettuale del mondo, ed in questo senso Venezia può essere di esempio a tutti!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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3 thoughts on “Tra i Templari e i Massoni a Venezia

  1. Sono veneziana di Rialto,e mi interessa moltissimo la storia a me sconosciuta della mia citta`. Vivo all`estero, da anni,ma questo non toglie l`amore e l`interesse culturale unito alla passione e orgoglio che sento per la mia amata citta`. Grazie dell`opportunita` nell`aiutarmi a scoprire la mia venezia sconosciuta.

  2. Io sono di Cannaregio, e sono felice che tu possa ritrovare nelle mie ricerche la feli cità di poter provare ulteriore orgoglio per quella terra e quella cultura che ti hanno forgiata!!! Noi amiamo Venezia,,e sappiamo bene che anche se lontani, si rimane sempre veneziani. Un forte abbraccio Piera

  3. Grazie per la tua risposta,infatti vivendo all`estero ami la tua citta` ancor di piu`. Venezia e` un sogno che non si puo` dimenticare. Tutti gli anni piu` belli e felici sono legati ai ricordi di una citta` che non lascia posto per nessun`altra.
    saluti Gianna

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